Moderato da Tommaso Ebhardt, giornalista di Bloomberg, il panel “Famiglie & economia, i cambiamenti fatti, quelli che mancano” ha visto la partecipazione di quattro relatori. «L’educazione finanziaria è importante», ha sottolineato Magda Bianco, capo dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia. «Abbiamo iniziato a misurare le competenze delle Pmi e ci siamo resi conto che non sono molto attrezzate nel sistema economico-finanziario, pur avendo dimostrato maggiori doti di resilienza». Per Barbara Lunghi, head of Primary markets di Borsa italiana, «la Borsa offre numerose possibilità alle aziende familiari, noi dobbiamo garantire alle imprese tutta la filiera adatta ad accompagnarla nel percorso di crescita». Non solo finanza, le imprese possono rimanere competitive anche con l’introduzione di competenze diverse. Per Innocenzo Cipolletta, presidente Aifi, «il processo di digitalizzazione dell’impresa può favorire la transizione generazionale». Ma non bisogna abdicare al carattere familiare. Per Piergaetano Marchetti, notaio, professore emerito di Diritto commerciale, Università Bocconi «il futuro ha un cuore antico, la transizione dipende da come ci si è radicati e organizzati in precedenza. Non è un problema del momento ma è utile programmare, fin da subito, la transizione».
Bianco, Cipolletta, Lunghi, Marchetti: non tutto (e solo) in famiglia
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