Il gruppo Investindustrial di Andrea Bonomi rileva il 58,3% della Piovan Automation Systems dalla famiglia del fondatore, e si prepara a lanciare un’opa totalitaria per il delisting della società veneta di automazione industriale che fattura 570 milioni di euro, per il 90% all’estero, con 14 stabilimenti e 1.800 dipendenti. La famiglia Piovani reinvestirà una parte del ricavato mantenendo il 25% del capitale. Anche il vertice verrà confermato: Nicola Piovan e Filippo Zuppichin continueranno a ricoprire rispettivamente i ruoli di presidente esecutivo e amministratore delegato della società fondata nel 1934 e con sede a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia.
«Il gruppo Piovan rappresenta una sintesi perfetta della tipologia di investimenti che Investindustrial predilige: azienda familiare in un settore strategico e in forte evoluzione come quello dei sistemi di automazione, dove il gruppo rappresenta un’eccellenza nel mondo e con un particolare focus sulla globalizzazione organica ed inorganica e sulla sostenibilità, tematiche a cui prestiamo da sempre grande attenzione», commenta Andrea C. Bonomi, presidente dell’Industrial board di Investindustrial. «Siamo entusiasti di poter lavorare con Nicola Piovan, il management team e la società su un progetto di crescita condiviso che si svilupperà nel corso degli anni. Investindustrial ha già maturato importanti esperienze sia nel settore dell’automazione con l’investimento in Omnia Technologies, sia nel lanciare offerte pubbliche di acquisto in aziende italiane al fine di accompagnarle in ambiziosi progetti di sviluppo di lungo termine, così come fatto con Guala Closures e La Doria in Italia».
«Sono molto orgoglioso del percorso di crescita compiuto e dei risultati raggiunti dal gruppo Piovan dalla sua fondazione ad oggi. come uno dei principali player a livello globale nello sviluppo e nella produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi», aggiunge Nicola Piovan, presidente esecutivo. «Oggi si apre un nuovo capitolo per il futuro del gruppo e i suoi collaboratori che verrà scritto insieme a Investindustrial, un partner internazionale dal forte spirito imprenditoriale di cui condivido visione, valori e attenzione alla sostenibilità. Le competenze e le risorse di Investindustrial saranno fattori chiave per proseguire e accelerare il percorso di crescita a beneficio di tutti gli stakeholder».
Investindustrial si è avvalsa dello studio Chiomenti come consulente legale, dello studio Skadden Arps (per gli aspetti di diritto americano connessi all’operazione) e dello studio Paul Weiss (per gli aspetti legali connessi alla struttura finanziaria dell’operazione). Pentafin è stata assistita da Mediobanca come financial advisor e Latham & Watkins come consulente legale.
I dettagli
L’operazione viene realizzata attraverso Automation Systems, società gestita in maniera indipendente e il cui capitale sociale è indirettamente detenuto dal fondo Investindustrial VIII, che ha sottoscritto con Pentafin un contratto di compravendita per l’acquisto di una partecipazione del 58,3% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 61,1% del capitale sociale di Piovan al netto delle azioni proprie. Pentafin, attuale principale azionista di Piovan, reinvestirà nel capitale dell’Acquirente con una partecipazione pari al 25%
A seguito del closing sarà promossa un’Opa obbligatoria sulle azioni della società al prezzo di 14 euro con l’obiettivo di arrivare al delisting dall’Euronext Star Milan. L’acquirente ha inoltre sottoscritto con 7-Industries Holding bv (Clifford Chance il consulente legale) un contratto per l’acquisto di un ulteriore 6,47% del capitale sociale di Piovan. Pertanto, al closing l’acquirente deterrà una partecipazione complessiva pari al 64,8% del capitale sociale di Piovan (67,9% al netto delle azioni proprie).
Il corrispettivo complessivo della compravendita è di circa 438 milioni di euro. Il prezzo di 14 euro per azione implica una capitalizzazione di mercato di circa 716 milioni e rappresenta un premio del 13,4% rispetto al prezzo ufficiale del 18 luglio 2024 (ultimo giorno prima dell’annuncio) e del 20,2% rispetto al prezzo medio dei sei mesi precedenti e del 29,6% rispetto al prezzo medio degli ultimi 12 mesi.