Adesso è ufficiale: Marco Campanari è il nuovo presidente di Confindustria Lecco e Sondrio per il quadriennio 2024-2028: è stato eletto dall’Assemblea dei Soci confermando la designazione. Ingegnere, 55 anni, Campanari è al vertice di Cicsa Group, il gruppo industriale di famiglia con stabilimenti a Brivio e a Barcellona e controllate in Cina e India, che occupa una sessantina di persone e produce catene e accessori per macchinari di trasporto di materiali sfusi. Vanta un’articolata esperienza nel sistema confindustriale.
Oltre al presidente sono stati eletti, per il biennio 2024-2026, il vicepresidente Mario Moro (Bresaole Del Zoppo di Buglio in Monte) e i consiglieri di presidenza Sergio Arcioni (Tsa Torcitura Serica Arcioni di Mandello del Lario), Valentina Cogliati (Elemaster di Lomagna), Roberto Crippa (Technoprobe di Cernusco Lombardone), Marco Galbiati (Galbiati di Sirone), Paolo Mainetti (Valtecne di Berbenno di Valtellina), Rosa Molinari (Defremm di Lecco), Roberto Morganti (Morganti Insurance Brokers di Lecco), Aristide Stucchi (Aag Stucchi di Olginate) e Elena Maria Carla Torri (Icma Sb di Mandello del Lario).
Completano il consiglio di presidenza Gianluca Bonazzi (Bonazzi Grafica di Sondrio), che assume la carica di presidente del comitato Piccola Industria subentrando allo stesso Marco Campanari, e il presidente del gruppo Giovani Imprenditori in carica, Stefano Fumagalli (Novaresin di Nibionno).
Articolato il programma di mandato presentato dal neo-presidente Campanari all’assemblea dei soci. «Al centro dell’attenzione», si legge in un comunicato di Confindustria Lecco-Sondrio, «sono i temi dell’identità e del significato di essere Associazione, oltre che delle alleanze; l’approccio che privilegia l’ascolto e la valorizzazione del ruolo di Categorie e Gruppi; la visione su aspetti di carattere generale a partire da sostenibilità, tecnologia, innovazione e ricerca, fino all’appartenenza alla dimensione Europea».
«In questi anni vorrei guidare un’Associazione che abbia una forte modalità di ascolto, perché l’ascolto significa condivisione e confronto e questo è esattamente il tipo di associazione che credo dovremmo essere», è il commento di Campanari. «Cercherò di guidarla come primus inter pares e assieme faremo un viaggio avendo sempre molto ben presente la parola rappresentatività, importante perché è la conditio sine qua non dell’essere associazione. L’Associazione è infatti un consesso di imprese e di imprenditori che stanno insieme non tanto per avere servizi, seppure eccellenti, ma per il sentimento e l’orgoglio di fare parte di qualcosa che ci rappresenta con autorevolezza, ci tutela, nel limite del possibile, nei nostri interessi generali di impresa, ci tutela nei nostri interessi di territorio, cercando di esercitare la leadership territoriale, che è uno dei compiti importanti di un’associazione come la nostra. Leadership che non esiste per definizione, ma va guadagnata sul campo».
«Dalla “a” di ascoltare devono nascere azioni e attività associative», ha continuato il presidente, «e per lavorare sul potenziamento di questa concatenazione di elementi è necessario un maggior coinvolgimento, che potrà avvenire attraverso l’attribuzione di deleghe precise e la costituzione di una serie di gruppi tecnici accanto al potenziamento delle attività di quelli merceologici già esistenti. Penso alla costituzione di Comitati tecnici dedicati ai temi dell’energia, della sostenibilità, dei trasporti e delle infrastrutture. Penso poi di istituire un momento di aggregazione permanente periodico, utilizzando l’inglese come lingua di lavoro, dedicato ai rappresentanti delle multinazionali presenti sul nostro territorio e che costituiscono un valore aggiunto importante. Infine, vorrei istituire alcuni gruppi tematici, che aggreghino imprenditori non in base alla categoria merceologica, bensì in base al mercato di sbocco; penso ad esempio ad un gruppo Automotive e a uno dedicato all’Oil&Gas».
«I temi della tecnologia e dell’innovazione, con la ricerca e sviluppo, sono ovviamente di prima importanza e nei prossimi anni dovremo focalizzarci molto sulle tecnologie innovative, sull’Industria 5.0 e naturalmente sull’intelligenza artificiale, con anche una miglior diffusione delle attività e dei progetti già oggi disponibili a titolo gratuito per le nostre imprese grazie alla nostra partecipazione, quali soci fondatori, al Digital Innovation Hub Lombardia», ha evidenziato Campanari. «Un’altra sinergia strategica è quella con il Politecnico di Milano, e in particolare con il Polo territoriale lecchese, per ciò che riguarda innovazione, ricerca, sviluppo, e trasferimento tecnologico. Limitrofo a questo ambito c’è poi il tema delle start-up, che mi sta particolarmente a cuore perché sono convinto che il nostro territorio abbia tutto quello che occorre per poter creare un ecosistema che sia favorevole allo sviluppo di realtà nuove e fortemente innovative che possano non solo nascere, ma anche scalare, e diventare campioni del domani».
«Confindustria Lecco e Sondrio ha costituito, nel panorama nazionale, uno dei primi casi di successo di fusione tra due associazioni territoriali», ha ricordato infine Campanari, che guarda anche al tema delle sinergie con i territori vicini evidenziando la valenza strategica di collaborazioni che consentano di rendersi «ancor più efficienti ed all’avanguardia nei servizi offerti e capaci di rispondere efficacemente alle sfide che arrivano da un contesto economico profondamente mutato, e molto più intrinsecamente incerto e problematico rispetto agli standard di solo pochi anni fa».
In chiusura dell’assemblea dei soci la decisione di intitolare la sala conferenze della sede lecchese di Confindustria Lecco e Sondrio al presidente Plinio Agostoni recentemente scomparso.
Nella foto in alto, Marco Campanari all’assemblea dei soci di Confindustria Lecco e Sondrio che lo ha eletto presidente