Il presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione: “Veniamo da un periodo caratterizzato dalla pandemia e dal conflitto bellico e dalle loro conseguenze che hanno provocato carenza di materie prime e aumento dei costi, soprattutto nei trasporti che sono decuplicati per il Far East e le Americhe, due mercati fondamentali per le imprese italiane. Ma grazie alla capacità degli imprenditori e al made in Italy il 2022 si è concluso con un fatturato export di 624 miliardi, in crescita del 13%. La stima di Sace per il 2023 è di 667 miliardi, un risultato che riteniamo non solo raggiungibile ma anche superabile se continuano i trend in atto”.
Zoppas (Ice): con questi trend, il 2023 sarà migliore del (già ottimo) 2022
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