Il presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione: “Veniamo da un periodo caratterizzato dalla pandemia e dal conflitto bellico e dalle loro conseguenze che hanno provocato carenza di materie prime e aumento dei costi, soprattutto nei trasporti che sono decuplicati per il Far East e le Americhe, due mercati fondamentali per le imprese italiane. Ma grazie alla capacità degli imprenditori e al made in Italy il 2022 si è concluso con un fatturato export di 624 miliardi, in crescita del 13%. La stima di Sace per il 2023 è di 667 miliardi, un risultato che riteniamo non solo raggiungibile ma anche superabile se continuano i trend in atto”.
Zoppas (Ice): con questi trend, il 2023 sarà migliore del (già ottimo) 2022
Articolo precedente
Mandelli (Bper): banche stakeholder delle aziende
Articolo successivo
Pomposo (Excellera): Un’alleanza per far crescere il mercato
Articoli recenti
- Alice Walton, la donna più ricca d’America, farà la filantropa a tempo pieno 2 Ottobre 2024
- Via libera al Fondo dei fondi per le Pmi con capitali pubblici e privati (e con il rilancio della Borsa) 30 Settembre 2024
- Dietro il fenomeno delle Società Benefit: impegni e promesse ai raggi X 30 Settembre 2024
- Passaggio generazionale esentasse? La riforma vada oltre i limiti della Cassazione 26 Settembre 2024
- Carlsson-Szlezak, capo economista BCG: il vero leader è curioso, flessibile, pronto a cambiare e,,, 24 Settembre 2024