Caffè Vergnano, una tra le più antiche torrefazioni in Italia dal 1882, ha chiuso il 2022 con un fatturato totale lordo di 99,2 milioni di euro, in crescita di circa il 12% rispetto all’anno precedente. I settori in maggiore sviluppo sono stati l’Horeca, grazie anche all’eliminazione delle restrizioni attivate durante la pandemia, e l’estero, supportato dalla partnership con Coca Cola Hbc che rappresenta per l’azienda l’importante opportunità di sviluppo internazionale e di business export. Caffè Vergnano è ora presente in 90 paesi, di cui 17 sono mercati di Coca-Cola Hbc.
“Nonostante il forte aumento delle materie prime e dell’energia avuti nel 2022, la società ha deciso di non ribaltare per intero gli aumenti dei prezzi sui clienti, al fine di ridurre al minimo l’impatto sul bilancio del consumatore finale – dice la nota della società -. Caffè Vergnano guarda ora al futuro e per il 2023 prosegue con gli investimenti straordinari, che nascono e si sviluppano con la volontà di valorizzare il territorio locale, come quello del nuovo magazzino di 4.000mq a Valfenera (To) finalizzato nell’ultimo trimestre del 2022 e come l’impianto di pannelli solari, operativo da maggio, sul tetto di uno degli stabilimenti del sito di produzione di Santena (To)”. L’installazione permetterà a Caffè Vergnano, con una potenza pari a 500 kw x 1000 pannelli, di essere autonoma nel fabbisogno al 17-20%. “Come nel 2022, nei primi sei mesi del 2023 continua la crescita del fatturato – ha aggiunto Carlina Vergnano (nella foto), amministratrice delegata della società -. Il primo semestre ha chiuso con un + 9% verso l’anno precedente in linea con le aspettative. Tutti i settori sono positivi e la crescita è trainata in particolar modo dal settore Horeca con un +16% di fatturato. A livello di Gross Profit la crescita verso l’anno precedente è superiore al fatturato (+11%), dimostrando l’inversione di tendenza verso la chiusura dell’anno precedente”.