Tensioni geopolitiche e Stati imprenditoriali come cause del nazionalismo tecnologico: questi sono i temi affrontati da Andrea Colli, professore ordinario di Storia economica all’Università Bocconi in un talk al Family Business Forum 2025 di Arezzo. L’intreccio intrinseco tra business e geopolitica una volta assicurava al progresso tecnologico il valore di motore fondamentale per lo sviluppo economico globale, contribuendo alla convergenza traPaesi e all’uscita di molte economie da situazioni di arretratezza. Oggi invece tecnologia e nazionalismo vanno a braccetto perché “le tecnologie più avanzate non sono più un bene pubblico” spiega Andrea Colli, ma anzi l’innovazione è sempre più vista come uno strumento strategico da proteggere. Quindi, un nazionalismo tecnologico che contempla le nuove tecnologie come asset territoriali da difendere, utilizzati non solo per competere, ma anche per ostacolare rivali internazionali. E le imprese familiari? Sono coinvolte come lo sono le multinazionali: “Oggi per fare impresa è divento essenziale comprendere i nuovi confini della competizione globale”.
Andrea Colli: Tecnologia, geopolitica e impresa, il nuovo volto della globalizzazione

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