«Genero, marito di, figlio di… sono tutte cose che se non hai un carattere forte ti segnano», esordisce Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton, consulente e consigliere di Edizione Holding. Nel panel «Quale ruolo per i non familiari: integrarsi o distinguersi?», racconta: «ho seguito la mia strada professionale, geloso di difendere la mia autonomia anche economica e finanziaria». E questa indipendenza è stato poi apprezzato negli anni, in particolare modo dal suocero Gilberto Benetton. In seguito, pur entrando nei diversi board, c’è sempre stata «una netta divisione tra governance e proprietà». Ha iniziato la sua carriera come libero professionista passando anche per «tempi duri che creano persone ben temprate». Dopo una lunga carriera, pensa alla successione consapevole di non voler obbligare i propri figli a fare scelte non volute. Ma i figli devono essere anche «meritevoli, non devono dare per scontato di ereditare il lavoro dei propri genitori». Quanto al gruppo Benetton, l’operazione Autogrill-Dufry ha dimostrato il coraggio e l’autorevolezza internazionale della famiglia.