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GRANDI ACQUISIZIONI

Così Piero Antinori ha conquistato Napa Valley (con Cdp e Simest)

Dopo 16 anni da azionista di minoranza (e di buoni rapporti con il fondatore) l’azienda toscana sale al 100% di Stag's Leap Wine Cellars
News
Pubblicato il 1 Lug alle 07:40

di M. S.

L’alleanza dura da 16 anni tra Warren Winiarski, fondatore della Stag’s Leap Wine Cellar, e Piero Antinori nel ruolo di azionista di minoranza (15%) e si basa su una amicizia e una cultura comune in fatto di eccellenza del vino, in particolare nel campo dei rossi. Adesso la partnership sfocia in una grande acquisizione per la Marchesi Antinori, che porta a termine la conquista di una delle storiche cantine della californiana Napa Walley, fondata nel 1970 e diventata famosa nel mondo solo sei anni dopo per essere stata giudicata in un assaggio alla cieca da una commissione francese come produttrice del miglior Cabernet Sauvignon battendo i blasonati di Bordeaux e Borgogna. Con l’operazione, la Marchesi Antinori assume da subito una posizione importante nel mercato degli Stati Uniti e del Pacifico Sud Occidentale e si propone come competitor globale nei vini premium, segmento dove da poco il gruppo toscano ha firmato l’acquisizione di un marchio di prestigio nei bianchi con le etichette friulane della Jermann. La stessa Stag’s Leap Wine Cellar vanta, oltre ai Cabernet Sauvignon S.L.V. (quello dello smacco ai francesi), Cask 23, Artemis e Fay anche primati nei bianchi internazionali con Karia Chardonnay e Aveta Sauvignon Blanc.

A vendere (si parla di una cifra non lontana da 140 milioni di euro) è la Ste. Michelle Wine Estates che ora concentrerà le sue attività nel Pacifico Nord Occidentale, nello Stato di Washington, dove è nata. La nuova cantina del gruppo toscano (un centinaio di ettari vitati, 80 milioni di dollari di fatturato, una sessantina di dipendenti) si affianca alla presenza storica in California, a nord di San Francisco con la Antinori Napa Valley, fondata nel 1985 e oggi con 220 ettari vitati.

L’acquisizione è stata realizzata in collaborazione con Cdp, la Cassa depositi e prestiti, e la controllata Simest, la società guidata da Regina Corradini D’Arienzo che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, insieme con il Fondo di venture capital del Ministero degli Esteri (Maeci). Pricoa Private Capital ha sottoscritto un’emissione obbligazionaria finalizzata all’acquisizione (realizzata con il supporto di Mediobanca  come advisor finanziario, di Intesa Sanpaolo e Banca Nazionale del Lavoro).

 

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