di Elena Fausta Gadeschi
Con l’uscita di Edoardo Garrone dalla corsa alla presidenza di Confindustria, come annunciato in una lunga lettera ad un giorno dalle elezioni, il voto degli associati di Viale dell’Astronomia è confluito, come previsto, su Emanuele Orsini, nuovo presidente designato con 147 preferenze su 173. Appoggiato soprattutto dagli imprenditori del Nord-Est, ha potuto contare sui sostenitori di Antonio Gozzi di Federacciai e Duferco, che dopo la propria esclusione alla corsa da presidente ha deciso di sostenerlo.
Attivo nel comparto dell’edilizia e dell’alimentare, Emanuele Orsini vanta una tradizione imprenditoriale familiare, ereditata dal padre Carlo che, dopo aver partecipato alla fondazione di Ceramiche Sinter (diventate poi Ceramiche Ragni), decise di scommettere sullo sviluppo delle costruzioni in legno, all’epoca ancora agli albori in Italia, fondando nel 1978 la Sistem Costruzioni. Nel 1992, dopo un diploma di maturità scientifica e senza conseguire la laurea alla Facoltà di Giurisprudenza, che lascia dopo un anno, il figlio entra in azienda, svolgendo tutte le mansioni possibili, da quella di magazziniere fino all’ufficio acquisti. Dopo una lunga esperienza della realtà del cantiere e delle dinamiche produttive, e dopo avere superato una divergenza di vedute con il padre nella fase del passaggio generazionale, nel 2014 assume il ruolo di amministratore delegato della Sistem, nel settore dell’edilizia in legno e della logistica industriale con 40 milioni di fatturato e a capo di un “sistema” composto da altre 15 società, con uffici in Centro America.
Tra le principali società controllate da Sistem Costruzioni, figura il Maranello Village, primo complesso residenziale dedicato al mondo del Cavallino rampante, nato dall’esigenza di ospitare abitazioni per i numerosi dipendenti di Ferrari, provenienti in particolare dalle regioni meridionali. Il complesso comprende bar, ristoranti, palestra e diverse zone poli-funzionali per complessivi 25 mila metri quadrati, di cui Orsini ha assunto dal 2004 lo sviluppo finanziario e tecnico, che ha previsto un investimento di circa 21 milioni di euro, e del quale ricopre tutt’oggi la carica di presidente.
Padre di tre figli, due dei quali avuti con Claudia Fiandri, con la quale si è sposato dopo la separazione dalla prima moglie, Roberta Montorsi, quando nel 2020 scompare il suocero Lanfranco Fiandri, fondatore della Tino Prosciutti, azienda parmense con quattro stabilimenti produttivi, ne assume l’incarico di presidente e amministratore delegato, traghettandola verso una nuova fase di crescita e sviluppo. Ne migliora i processi produttivi e avvia nuovi progetti, a partire dal quinto stabilimento produttivo che sarà operativo a partire dal 2025 e che contribuirà a incrementare la quota di export verso nuovi mercati extra-Ue, compresi Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Repubblica Popolare Cinese, puntando a raggiungere i 100 milioni di ricavi entro la fine del 2026. Ad oggi il fatturato aggregato delle aziende gestite da Emanuele Orsini supera i 110 milioni di euro, dei quali 72 milioni fanno capo a Tino Prosciutti, 40 milioni a Sistem Costruzioni e 5 milioni a Maranello Village.
Dopo aver ricoperto la carica di presidente di Assolegno dal 2013, nel febbraio 2017 Orsini viene eletto presidente di FederlegnoArredo. Dal 2017 al 2020 fa parte del Consiglio generale di Confindustria, diventando un componente del Gruppo tecnico per l’internazionalizzazione della stessa confederazione. Dal maggio 2020, sotto la presidenza di Carlo Bonomi, è vicepresidente di Confindustria con delega al credito, alla finanza e al fisco. Grazie alle misure messe in campo durante il suo mandato, le imprese hanno potuto usufruire di 300 miliardi di euro finanziamenti con 2.8 milioni di operazioni e 140 miliardi di moratorie. Tra gli altri incarichi assunti, ad aprile 2013 è nominato vicepresidente di Unicredit Leasing, società del Gruppo UniCredit, di cui assume la presidenza da maggio 2018 a maggio 2020.