di Redazione
Le giovani generazione delle famiglie di imprenditori sono diventate una priorità per l’Aidaf, l’Associazione italiana delle aziende familiari presieduta da Cristina Bombassei (protagonista venerdì 10 maggio al Family Business Forum 2024 di Lecco in un dialogo su “Donne ed eredità” con Alberica Brivio Sforza, managing director Lombard Odier in Italia) e coordinata dalla consigliera delegata Giovanna Gregori.
Come coinvolgere le nuove generazioni, come gestire i passaggi di padre in figlio o in nipote? I fondatori delle imprese più preparati hanno studiato per tempo le nuove governance. E se poi un erede non si appassiona non c’è l’obbligo di fare l’imprenditore: «Meglio un buon azionista che un cattivo manager», è la frase spesso ripetuta.
Per questo l’iniziativa di Aidaf (*scheda in basso) è molto articolata nell’affiancamento dei titolari e dei giovani con seminari, corsi, eventi, incontri in aziende, scambi di esperienze E da poco c’è una nuova “classe” da far crescere, un gruppo tra i 13 e i 19 anni. Come dire che fin da adolescenti si può cominciare una formazione che si rivelerà strategica.
E l’Aidaf, fondata da Alberto Falck, cui è dedicato il premio annuale, ha scelto come compito istituzionale anche questa attività, che si articola in diverse forme e si sviluppa con le università, una quindicina a cominciare dalla Bocconi con la cattedra Aidaf-EY. Vedere il mondo dal punto di vista della proprietà di impresa comporta diverse iniziative. Come circondarsi di competenze che non sempre si trovano in famiglia e quindi adottare il modello dell’impresa aperta. Poi il tema della sostenibilità, il modo etico di fare impresa, il ruolo delle donne e dei giovani. A questo proposito Giovanna Gregori riconosce che la presenza nei vertici delle imprese familiari di giovani e donne è ancora bassa nonostante si sia dimostrato che le aziende con un cda composto da non più di un componente ultra-settantenne e da almeno uno sotto i 40 anni oltre a un indipendente e per meno del 60% rappresentato da uomini, crescono di più della media. L’associazione così fa da traino nel sostenere le nuove tendenze per le 280 aziende riunite (i nomi non vengono resi pubblici) su 13 mila italiane oltre i 20 milioni di fatturato, la soglia per entrare. In un contesto globale rappresentato dalla Fnb di Losanna, Family business network che comprende 38 associazioni di 56 Paesi e circa 3 mila aziende.
Nella foto, Cristina Bombassei, presidente Aidaf
*AIDAF – Italian Family Business è l’Associazione Italiana delle Aziende Familiari, fondata nel 1997 da Alberto Falck, insieme a un gruppo di imprenditori animati dagli stessi valori.
Da oltre venticinque anni, Aidaf si propone come punto di riferimento in Italia per le imprese familiari e, oggi, guidata dalla presidente Cristina Bombassei, conta oltre 280 aziende associate.
Obiettivo primario dell’Associazione è quello di promuovere, diffondere e supportare uno stile etico di fare impresa, fondamentale per una crescita sostenibile del business.
Aidaf si occupa della formazione dei componenti delle famiglie imprenditoriali associate, organizza attività
Dal 2005, Aidaf assegna annualmente nell’