di Matteo Sorte
All’assemblea annuale e all’incontro con gli ospiti, a Milano, si respirava un’aria molto distesa tra gli imprenditori caseari del consorzio Gorgonzola. Un po’ perché gli operatori del settore (in gran parte aziende a controllo familiare) sono reduci da una annata turbolenta tra incertezze con prezzi in altalena della materia prime (il latte), i rincari delle forniture (energia, packaging, trasporti) ma anche con buone notizie. Come l’appoggio del governo, con le parole del ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, contro la discussa etichettatura europea Nutri-score a semaforo (ovviamente rosso per parmigiano e gorgonzola), che penalizza i prodotti italiani. O come i fatturati in crescita in quantità e soprattutto in valore in particolare all’estero, dove finisce il 40% della produzione: le esportazioni di gorgonzola dop sono cresciute dell’1,9% nel 2022 per un totale di 25.191 tonnellate, pari a 2.099.250 forme esportate su 5 milioni 48 mila prodotte, con un incremento a valore di circa 178 milioni di euro (+16,4% rispetto al 2021). Con una novità a sorpresa: i maggiori clienti del formaggio italiano sono gli stessi consumatori di Francia, il Paese che ha inventato e sostiene l’etichetta semaforo. Per la prima volta, infatti, il mercato francese, con 492.393 forme acquistate, diventa primo Paese importatore superando la Germania, destinataria di 478.816 forme. I due mercati insieme assorbono metà dell’export Italiano, che registra due importanti segnali: l’Ungheria il mercato europeo più in fermento (+57,7% ) e quello Giapponese è record tra gli extra Ue ( +29,5%).
Sono numeri e trend che vanno nella direzione auspicata da Antonio Auricchio, presidente dell’Afidop (Associazione produttori di formaggi a origine protetta) e del Consorzio di tutela del gorgonzola, impegnato a trainare insieme tutta la filiera, dagli allevatori ai distributori, sulla scia della qualità e dell’eccellenza, due elementi decisivi per affermare il made in Italy alimentare.
Nella foto, Antonio Auricchio, presidente dell’Afidop (Associazione dei produttori di formaggi a origine protetta) e del Consorzio di tutela del gorgonzola