Nello studio milanese di Piergaetano Marchetti, professore emerito di Diritto commerciale alla Bocconi e soprattutto consigliere di molte dinastie imprenditoriali, sono state decisi importanti passaggi generazionali. Da regolare con patti di famiglia? «Purtroppo, contrariamente a quanto avviene all’estero, i patti di famiglia in Italia non sono vincolanti rispetto alle scelte ereditarie», risponde Marchetti dialogando con il giornalista Ettore Tamos. «Possono rappresentare un impegno morale a rispettare le indicazioni dei fondatori ma non c’è l’obbligo di rispettarli», e non si possono portare in giudizio. «Si può passare al figlio designato la proprietà dell’azienda, facendo attenzione a liquidare equamente gli altri eredi, una operazione agevolate dalle nuove regole fiscali», aggiunge il professionista. In questi casi, l’errore più grande, secondo Marchetti, è imporre a un figlio di succedere nell’azienda se non ne ha le capacità. Meglio spingerlo a fare altro e ad affermarsi altrove.
Marchetti: Patti di famiglia? Sì, ma non sono vincolanti e vanno affiancati da…
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