“Imprenditori attivisti” è il titolo dell’intervista a Veronica Marzotto, presidente di Fondazione Marzotto Ets: “Non si tratta di restituire qualcosa” spiega Marzotto, “ma di un modo di fare impresa. Già mio nonno Gaetano costruì la “città sociale” con l’intento di condividere una certa qualità della vita con i dirigenti e le maestranza delle sue aziende. Faceva parte di una tradizione imprenditoriale in cui il padrone si relazionava con i suoi collaboratori e con i lavoratori. Poi questa tradizione si è un po’ persa, ora sta tornando”. Oggi i discendenti diretti di mio nonno in vita sono 119, spalmati su quattro generazioni. “Io e mia sorella ci siamo chiesti: vogliamo fare qualcosa di più che fare i soldi? La risposta è stata positiva e così nel 2016 è nata questa società, diventata completamente operativa nel 2020”. “Impact e filantropia” sono gli obiettivi su cui è stato orientato il family business. “La Fondazione lavora su educazione, ambiente e comunicazione/libertà di stampa. Personalmente sono molto legata a una fondazione che si chiama Apolitical e all’Associazione civile Giorgio Ambrosoli che ha dato vita alla Giornata delle virtù civili”.
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