di Redazione
Passaggio di consegne, nella continuità, alla presidenza della Lavazza, l’industria torinese del caffè al centro di una forte espansione negli ultimi vent’anni. Alberto Lavazza, classe 1940, “anello di congiunzione tra le generazioni del dopoguerra, quella del boom economico e quella del terzo millennio”, come viene definito nella nota del gruppo, diventa presidente onorario e lascia la presidenza al nipote Giuseppe Lavazza.
Figlio di Emilio (presidente prima di Alberto), entrato nell’azienda di famiglia nel 1991, è vicepresidente dal 2005 ed è anche nel cda della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza onlus e di Finlav, holding di partecipazioni della famiglia, ed è membro dello Steering committee di International coffee partners, organizzazione che promuove programmi dedicati a sostegno dei produttori di caffè. Commentando la nomina, il nuovo presidente ha ricordato la dedizione “del predecessore, e la sua capacità di favorire un percorso di crescita impensabile fino a pochi decenni fa e di aver sostenuto e appoggiato con fiducia le sfide della quarta generazione, che continua nel disegno immaginato e voluto insieme a Emilio».
«Mio padre ripete sempre che per noi di Lavazza group non avrebbe avuto alcun senso parlare di azienda familiare se non fossimo riusciti a essere una famiglia dentro l’azienda. Una visione capace di trasmettere i nostri valori che si tramandano ormai da quattro generazioni e che ci hanno permesso di crescere ed evolvere nel tempo», ha scritto sui social Marco Lavazza, vice-presidente figlio di Alberto e cugino di Giuseppe. «Oggi inizia un nuovo capitolo, un passaggio importante che rafforza questa visione e consolida il legame che nel tempo abbiamo costruito tra di noi con le persone e nei territori in cui operiamo».
L’assemblea della società ha confermato nelle loro cariche l’amministratore delegato Antonio Baravalle e il cfo del gruppo Enrico Cavatorta. Confermati anche i vicepresidente Marco Lavazza, le consigliere Antonella, Francesca e Manuela Lavazza, i consiglieri Robert Kunze-Concewitz, Nunzio Pulvirenti e Roberto Spada. Entrano nel cda due nuovi consiglieri indipendenti: Silvia Candiani, vice president telecommunication Microsoft, e Daniel John Winteler, executive director e board member di European House Ambrosetti, “per favorire un ulteriore sviluppo negli ambiti digitale, tecnologico e di business development”.
Il primo gruppo italiano del caffè ha registrato l’anno scorso ricavi record per 2,7 miliardi, in crescita del 17%.
Nella foto in alto, Alberto e Giuseppe Lavazza