di Redazione
Si quoterà? Non si quoterà? E’ bastato un accenno di Kirk Kristiansen, esponente della famiglia proprietaria della Lego, la storica azienda dei mattoncini danese, che le banche d’affari e i gestori di investimento di tutto il mondo hanno già cominciato a sognare un palazzo della Borsa costruito con il puzzle tridimensionale di plastica che sta facendo la fortuna del marchio al di là delle mode tecnologiche e dei giochi per bambini. Sì, perché la Lego sarebbe una bella preda per chi si occupa di matricole di Borsa e di Ipo, (Initial public offering). Kristiansen ha tenuto a precisare che non bloccherà nessuna quotazione unanimemente sostenuta dalla famiglia, anche perché la gran parte del capitale rimarrà all’interno della dinastia anche dopo il recente trasferimento di poco più di un terzo dei voti della holding di famiglia Kirkbi a una fondazione senza scopo di lucro, la K2. Una Lego al listino (Londra?, Wall Street?) sarebbe di per sé un’attrazione per i risparmiatori e gli investitori istituzionali. I mattoncini giocattolo e i loro derivati sono un grande successo commerciale. Le vendite di 9,3 miliardi di dollari e gli utili operativi di 2,6 miliardi di dollari lo scorso anno sono entrambi aumentati del 60% dal 2019. I margini di profitto sono il doppio di quelli degli altri big di settore, per esempio il produttore di Dungeons & Dragons Hasbro e ancora più alti rispetto ai bilanci di Barbie Mattel. La vendita di kit di mattoncini rimane importante, ma i parchi a tema, tutti pieni di visitatori, sono una parte crescente del mix. Una Ipo varrebbe di più con questi business inclusi. Le proprietà includono i parchi Legoland acquisiti da Kirkbi quando ha rilevato una partecipazione di controllo in Merlin nel 2019. Un altro ramo è Legoland discovery centre, un’attività in crescita che ripropone vecchi spazi commerciali come punti di ritrovo.
Stando agli umori di mercato un fatto è certo: nell’eventualità che la Lego apra le sue porte a soci non di famiglia, gli investitori dovrebbero prepararsi a pagare un forte premio per le azioni.