di Maria Silvia Sacchi
Non è dolce la mail firmata semplicemente Julie, ovvero Julie Sweet presidente e amministratrice delegata di Accenture, e indirizzata a “All Accenture People”, centinaia di migliaia di persone nel mondo per “alcuni aggiornamenti su inclusione e diversità in Accenture”.
È una vera e propria sterzata perchè abbandona programmi e obiettivi fin qui seguiti, ed è scritta, pare a leggerla, anche con qualche imbarazzo. Ma gli Stati Uniti oggi sono quelli di Donald Trump e così le aziende si adeguano. Lo hanno già fatto colossi come Meta e McDonald’s, ora tocca ad Accenture e presto altri si adegueranno visto che Julie Sweet fin dalle prime righe scrive che gli aggiornamenti sono il risultato della “continua valutazione delle nostre politiche e pratiche interne” ma anche “del panorama in evoluzione negli Stati Uniti, compresi i recenti ordini esecutivi a cui dobbiamo attenerci”. Ordini esecutivi. Non deve essere stato facile per lei prendere le decisioni e scrivere la mail.
“Stiamo evolvendo – scrive la ceo – le nostre politiche e pratiche a livello globale, e non solo negli Stati Uniti, soggetti, come sempre, alle leggi locali e adattati alle esigenze dei nostri mercati locali”. E di conseguenza ecco gli aggiornamenti:
- “l’eliminazione dei nostri obiettivi globali di rappresentanza dei dipendenti stabiliti nel 2017 e aggiornati nel 2020 (che abbiamo ampiamente raggiunto) e l’uso di questi obiettivi per misurare le prestazioni, concentrandoci maggiormente sull’inclusione e sul senso di appartenenza per tutti; aggiorneremo i nostri processi per allinearci a questi aggiornamenti;
- l’eliminazione dei nostri programmi di sviluppo di carriera per le persone di gruppi demografici specifici e l’investimento maggiore nei nostri programmi di sviluppo della carriera principali in Accenture come parte dell’aggiornamento della nostra strategia sui talenti;
- la sospensione delle candidature ai sondaggi di benchmarking sulla diversità esterna mentre valutiamo la nostra partecipazione a tali sondaggi; valuteremo anche le nostre partnership esterne, come parte dell’aggiornamento della nostra strategia sui talenti.
Settimana prossima si svolgeranno le assemblee per discutere dei cambiamenti.
Meritocrazia
“Siamo e siamo sempre stati una meritocrazia – scrive la ceo -. Siamo e siamo sempre stati impegnati in un ambiente di lavoro inclusivo, basato sul merito, libero da pregiudizi e in una cultura in cui tutte le nostre persone sono rispettate, provano un senso di appartenenza e hanno pari opportunità. Questo impegno è radicato nei nostri duraturi valori fondamentali di creazione di valore per il cliente, una rete globale, rispetto per l’individuo, persone migliori, integrità e amministrazione e nei nostri elementi essenziali di leadership”.
“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato nell’ultimo decennio nell’attrarre e trattenere le persone migliori nel nostro settore, diventando il numero uno come quota di mercato a livello globale e raggiungendo un tasso di crescita annuale composto del 10%.
Abbiamo sempre creduto che attrarre, assumere e sviluppare persone con background diversi, prospettive diverse ed esperienze diverse sia essenziale per guidare l’innovazione e servire aziende globali in più settori. Questa strategia di talento è stata e continua a essere fondamentale per il nostro obiettivo di essere l’azienda più innovativa nel nostro settore e per il nostro successo, come dimostrato dai nostri risultati”.
Aggiornamenti
La ceo continua scrivendo che saranno, dunque, fatti “gli aggiornamenti sopra indicati” e “continueremo ad aggiornare la nostra strategia sui talenti valutando le nostre politiche e pratiche per garantire che supportino la nostra strategia aziendale, siano efficaci, inclusive, soddisfino le esigenze di tutto il nostro personale, rispettino le leggi applicabili a livello globale e affrontino il panorama in continua evoluzione”.
In questo panorama, Julie Sweet dice che “ci sono alcune cose che abbiamo pensato potessero essere utili da confermare. Stiamo continuando a supportare i nostri importantissimi Employee Resource Groups and Networks, che sono aperti a tutto il nostro personale e hanno ampia partecipazione, appartenenza e alleanza. Stiamo continuando i nostri processi per l’equità retributiva a livello globale. E come per qualsiasi strategia, continueremo a utilizzare i dati dei nostri dipendenti per comprendere l’efficacia della nostra strategia. Continueremo inoltre a comunicare pubblicamente i nostri dati demografici nei mercati in cui vengono comunicati oggi, il che si è dimostrato un modo efficace per attrarre e trattenere le persone migliori nel nostro settore”.
In attesa delle assemblee, “se avete delle domande, mandateci una email”
(nella foto Julie Sweet, dal sito di Accenture)