di E.T.
Chi ha investito nell’Ipo (Initial public offer) della Campari nel 2001, e ha reinvestito sempre nella Campari i dividendi, ha ottenuto un aumento del capitale medio annuale del 15%, un dato sorprendente (e record per il settore) che conferma l’attribuzione di valore nel medio e lungo termine all’investimento nella società globale con base a Milano tra i leader negli spirits. Nello stesso periodo, il fatturato della società è aumentato di cinque volte a 4 miliardi di euro con una strategia mista di crescita interna e di acquisizioni (ben quaranta) come accadrà anche nei prossimi anni. Anche la capitalizzazione di Borsa ha fatto un grande balzo, di 15 volte dall’Ipo, passando da meno di un miliardo a 14 miliardi di euro. Questi calcoli sono stati resi noti dal gruppo comunicando la variazione del capitale sociale e dei diritti di voto di Davide Campari-Milano N.V. con la conversione di azioni a voto speciale A in azioni a voto speciale B, che consente agli azionisti loyal da almeno un quinquennio di aumentare il numero di diritti di voto da 2 a 5. Un premio ai cosiddetti cassettisti, i soci che lasciano stabilmente le loro azioni nel deposito titoli. Così hanno fatto gli esponenti della famiglia Garavoglia (il presidente Luca e la sorella Alessandra) che controlla la società attraverso la Lagfin sca, société en commandite par actions, che grazie a questo meccanismo aumenta i diritti di voto dal 68,6% all’84,0% «confermando», si legge in una nota, «il proprio impegno ininterrotto e di lungo periodo per la crescita futura del gruppo». Va ricordato che la stessa Lagfin, a chiusura di una lunga vertenza arrivata nel giugno scorso, ha liquidato 50 milioni al terzo fratello, Maddalena, uscita definitivamente dall’orbita del gruppo.
Il meccanismo di voto speciale è stato introdotto nel 2020 «con l’obiettivo di incoraggiare una struttura di capitale più favorevole alla strategia di crescita a lungo termine di Campari, ossia la crescita organica combinata con la crescita per linee esterne, e di premiare un azionariato con un orizzonte di investimento a lungo termine. In particolare, il meccanismo di voto speciale attribuisce agli azionisti iscritti nel registro loyalty, che abbiano maturato un holding period ininterrotto di 5 cinque anni, di esprimere cinque voti per ciascuna azione ordinaria Campari detenuta. Ciascuna azione a voto speciale B è munita di 4 diritti di voto che, congiuntamente al singolo diritto di voto dell’azione ordinaria Campari a cui è associata, consente agli azionisti loyal di esprimere cinque diritti di voto. Pertanto le azioni a voto speciale A degli azionisti loyal attribuite dopo un holding period di almeno due anni (ovvero attribuite in continuità con il meccanismo di voto maggiorato antecedente al trasferimento della sede legale), si sono convertite in un numero pari di azioni a voto Sspeciale B, essendo decorsi tre ulteriori anni di detenzione ininterrotta».