I musei d’impresa sono delle miniere di informazioni non solo storiche ma anche sociali, economiche e dei territori. Adesso 32 di queste istituzioni, quasi sempre di famiglia, aprono le porte a 1.300 studenti di 41 scuole di 12 regioni grazie a un progetto coordinato dalla Liuc-Università Cattaneo.
Il progetto “A scuola d’impresa”, promosso da Museimpresa (l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, nata nel 2001 su iniziativa di Assolombarda e Confindustria, che riunisce oltre 130 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane), e da Liuc con il coinvolgimento di due realtà dell’ateneo, ossia l’Heritage Hub e l’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa. La documentazione filmata utilizzata per la preparazione delle lezioni del corso proviene anche dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa, entità promossa dal Centro sperimentale di cinematografia, con sede a Ivrea.
Da qualche settimana è partita la prima fase del progetto, che prevede una serie di incontri di formazione online mirati a far conoscere agli studenti l’evoluzione del sistema industriale italiano e ad approfondire diversi aspetti legati ai settori economici e ai temi del management culturale. Poi arriverà la parte applicativo-esperienziale: gli studenti avranno la possibilità di effettuare visite e attività progettuali all’interno di un museo o di un archivio d’impresa. Con il project work finale, scrivono gli organizzatori, «potranno poi familiarizzare con le problematiche operative e organizzative di un reale contesto lavorativo e approfondire i temi della conservazione e valorizzazione della memoria aziendale».
Destinatari dell’iniziativa, sono studenti del triennio della scuola secondaria di II grado di tutti gli indirizzi di studio. Un percorso che potrà anche essere certificato come Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e che coinvolge in particolar modo le discipline di storia, lingua e letteratura italiana e cittadinanza e costituzione.
«Questo progetto», ha spiegato il rettore della Liuc, Federico Visconti all’apertura dell’iniziativa, «mette dei semi per l’educazione al lavoro, alla realtà e all’impresa. Questo è anche il nostro modo di fare università. E tutto ciò è reso ancora più prezioso dal fatto di lavorare insieme ad altri, in rete. In questo caso è anche un’occasione preziosa per valorizzare quanto stiamo facendo nell’ambito dell’heritage. Perché l’identità del nostro sistema produttivo passa anche attraverso la consapevolezza delle radici, del passato, del bagaglio culturale che le aziende portano con sé».
«Il rapporto tra le imprese e la scuola è indispensabile per fare crescere la consapevolezza dei valori che connotano i protagonisti dell’economia italiana e cioè la capacità di “fare, fare bene e fare del bene”», spiega Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa. «L’impresa è un attore sociale responsabile che innova, investe, crea lavoro, contribuisce a rafforzare e diffondere benessere. Ed è dunque un luogo ideale in cui le ragazze e i ragazzi possono trovare le migliori opportunità per realizzare i loro progetti di cambiamento, di creatività, di trasformazione positiva del tessuto sociale. La forza della cultura storica dell’economia e della società e la spinta verso un migliore futuro sono leve fondamentali per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Riferimenti essenziali per una formazione di qualità», conclude Calabrò.
Gli associati Museimpresa che hanno aderito al progetto, pronti ad aprire le porte agli studenti e alle studentesse sono: Archivio Storico Barilla, Archivio storico Bracco, Archivio storico Eni, Archivio storico Ferragamo, Archivio storico Gruppo Sella, Archivio storico Intesa Sanpaolo, Archivio storico Sdf e Museo Same, Associazione archivio storico Olivetti, Associazione Museo della Melara, Aurora Penne – Museo Officina della scrittura, Casa Zegna, Centrale dell’acqua di Milano, Fondazione Aem, Fondazione Dalmine, Fondazione Fila museum, Fondazione Isec, Fondazione Pirelli, Fondazione Sella, Galleria Marca Corona, La Galleria Bper Banca, Museo del tartufo Urbani, Museo della liquirizia Giorgio Amarelli, Museo della pasta Cuomo, Museo della Zecca di Roma,Museo e Archivio storico Reale mutua, Museo Essenza Lucano, Museo fratelli Cozzi, Museo Kartell, Museo Lavazza e Archivio storico Lavazza, Museo teatrale alla Scala, Officina Rancilio 1026, Osservatorio monografie d’Impresa.
Nella foto, un momento della presentazione dell’iniziativa. In alto, il museo Lavazza a Torino