di Redazione
Vent’anni di espansione, con crescita diretta e attraverso acquisizioni, fino a superare 1 miliardo di euro di ricavi con 6 mila dipendenti e una posizione di leadership in diverse aree geografiche e nicchie di business, quello della refrigerazione per le attività commerciali con una quarantina di presidi nel mondo. E una gestione familiare, quella di Epta da parte dei Nocivelli che ha saputo governare il passaggio generazionale tanto da meritarsi il primo posto assoluto del premio “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”, promosso da Credit Suisse e Kpmg, con il contributo di Mindful Capital Partners e il supporto scientifico della Liuc Business School. Il riconoscimento si rivolge a “imprenditori che hanno dimostrato la capacità, l’attenzione e la dedizione nel proseguire e valorizzare il lavoro dei propri genitori subentrando alla guida operativa e strategica dell’impresa, garantendone il successo e la continuità”. È aperto a imprese che siano almeno alla seconda generazione, con sede legale in Italia e che abbiano un fatturato maggiore a 10 milioni di euro. La designazione di Epta (nella foto, Marco Nocivelli e il figlio Federico, alla guida del gruppo) premia una azienda che, si legge nella motivazione, “vanta costanti innovazioni di prodotto e di processo guidata da una famiglia imprenditoriale, Nocivelli, che con lungimiranza e forte determinazione ha saputo formare l’attuale generazione al comando (la seconda) mettendo in atto buone pratiche di governance: ingresso nell’azienda di un’altra famiglia, la Triglio Godino, una forte apertura verso manager e amministratori esterni altamente qualificati e l’adozione di organi e documenti di governance familiare evoluti”.
Sono state premiate anche altri otto imprese in altrettante categorie: Mazzucchelli 1849 (Apertura del capitale, menzione speciale a Crippa e CMC), gruppo Mastrotto (Donne al comando, menzione speciale a Techpol e Esseoquattro), San Marco Group (Internazionalizzazione, menzione a Lavorazione Sistemi Lasi e Innocenti Depositi), Thun S.B. per i Giovani imprenditori (menzione a Stamperia Carcano Giuseppe), Riso Gallo (Fratelli al comando, menzione a DFV e Fratelli Santini), Bea Technologies (Piccole imprese, menzione speciale a Sifea e Pool Pharma), Lomafin – Sicuritalia group holding per l’Innovazione (menzione speciale a Telwin e Vimer), Comerio Ercole per Storia e tradizione (menzione speciale a Sab alberghi di Baveno)
“Le imprese a conduzione familiare sono un pilastro fondamentale dell’economia del nostro Paese e sono spesso oggetto di studio di investitori e ricercatori, nonché di emulazione da parte dei peer di altri Paesi”, ha detto Gabriele D’Agosta, ceo di Credit Suisse Italy. “Da quelle di piccole e medie dimensioni alle multinazionali, le imprese a conduzione familiare stabiliscono standard di elevata efficienza e sono un modello per tutta la comunità imprenditoriale”. “E hanno in genere una maggiore attenzione all’innovazione, resa possibile da rapporti di distribuzione dei dividendi inferiori e maggiore attenzione agli investimenti a lungo termine”.
“Le aziende premiate hanno mostrato come la coesione all’interno della famiglia, la condivisione ed il trasferimento delle storie e dei valori tra le generazioni hanno consentito non solo la sopravvivenza nel lungo periodo delle imprese, ma anche la loro evoluzione attraverso processi di trasformazione e la proiezione verso il futuro”, è il commento di Silvia Rimoldi, Partner Kpmg, responsabile del Centro di eccellenza sulle imprese familiari
“Anche a questa edizione hanno partecipato imprese familiari provenienti da tutto il Paese”, ricordano Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, co-direttori di Fabula, il Family business Lab della Liuc – Università Cattaneo che ha curato lo screening dei casi, la raccolta e l’analisi dei dati. “La maggior parte delle imprese (75%) è localizzata nel Nord del Paese. E’ cresciuta la partecipazione delle aziende di maggiore dimensione: il 43% delle realtà partecipanti è infatti rappresentato da grandi imprese. Moltissime le imprese familiari con una significativa storia alle spalle: il 60% ha infatti più di 50 anni di vita. Ben tre imprese su quattro si caratterizzano per avere fratelli e sorelle alla guida, rendendo le dinamiche della gestione particolarmente sfidanti. Purtroppo, anche quest’anno hanno partecipato poche realtà guidate da donne (solo il 18%) e da under 40 (solo il 14%).”