di Redazione
L’idea vincente è stata la scelta di rivolgersi direttamente al mass market, senza timore di aprire una nuova strada nel settore degli alimenti biologici, per decenni distribuiti quasi esclusivamente nei canali specializzati. E il mass market ha dato ragione a Roberto Fiorentini, alla guida con tutta la sua famiglia della Fiorentini Alimentari di Torino, una azienda che ha raddoppiato il fatturato dal 2014 al 2021 sfiorando i 100 milioni di euro. Certo, la sensibilità dei consumatori verso gli alimenti naturali è in forte aumento e diffusione. E anche le catene della grande distribuzione hanno colto l’opportunità con linee a marchio proprio (private label) e con scaffali e reparti dedicati. Ma Fiorentini ha fatto di più. Ha inventato formulazioni originali, nuovi formati e packaging accattivante per snack naturali che sono appaganti, in aperta rivalità con i leader di mercato tradizionali.
Il raddoppio del fatturato ha consentito un paio di anni fa la realizzazione di un sogno: un nuovo stabilimento costruito con gli stessi principi dell’ecosostenibilità alle porte di Torino, nella zona industriale di Trofarello: 29 mila metri quadrati con attorno 10 mila metri di verde e 100 alberi per un investimento di 50 milioni di euro. Ogni punto luce è regolabile per ottimizzare i consumi, macchine produttive che recuperano l’aria calda e l’acqua calda prima sprecate, un impianto fotovoltaico di 2.500 metri quadrati, un magazzino automatico con navette laser guidate e con meccanismi accoppiati per utilizzare i movimenti di ritorno e risparmiare il 20% di energia, tutti i depositi in atmosfera controllata a ridotto ossigeno per la durabilità di materie prime e prodotti. “Nel nuovo stabilimento è stato introdotto un Manufacturing execution system”, spiegano in azienda, “un sistema integrato di gestione informatizzata per la supervisione della produzione, la tracciabilità di tutti i prodotti e l’organizzazione dell’approvvigionamento materie prime e materiali per produrre just in time, oltre che per la programmazione della produzione e delle spedizioni”.
Le origini.
Ecco la storia della società secondo la sintesi del gruppo. “L’azienda nasce nel 1918, fondata da Leonildo Fiorentini, arrivato a Torino per assolvere all’obbligo militare. Qui incontra la sua futura moglie, commessa in una panetteria. Insieme decidono di aprire un negozio nel centro di Torino, in una traversa di via Roma: si tratta di una piccola bottega di vendita al dettaglio di generi alimentari. È l’embrione dell’attuale azienda. Negli anni ’40, il figlio di Leonildo, Vittorio continua l’attività di vendita al dettaglio. Arricchisce l’assortimento del negozio con prodotti di importazione e specialità etniche. Era una persona molto curiosa, e infatti iniziò a importare prodotti, allora pressoché sconosciuti ma che oggi sono quasi di consumo quotidiano, come il pane azzimo e il cous cous, ma anche intingoli dai nomi e sapori misteriosi, spezie e frutti e salse dai colori emozionanti. Aggirarsi nelle stanze del suo negozio era come andare alla scoperta dei cibi del mondo, una sorta di Expo ante litteram. Fu tra i primi a importare prodotti macrobiotici e iniziò a vendere non solo ai suoi clienti ma anche ad altri negozi, iniziando a trasformare l’attività da sola vendita al dettaglio anche in vendita all’ingrosso. Un’altra importante svolta avviene a metà degli anni 70. Roberto, figlio di Vittorio, aveva appena terminato gli studi e i suoi genitori avrebbero voluto per lui un lavoro sicuro in banca. Adriana, sua moglie, impiegata amministrativa alla Fiat, lo convince a prendere in mano le redini dell’attività di famiglia e decidono di gestirla in modo più professionale e strutturato. Passano dalla vendita al dettaglio a quella all’ingrosso, arricchendo l’assortimento con prodotti salutistici e macrobiotici, innovativi all’epoca per il mercato italiano. Oltre alla commercializzazione dei prodotti di importazione, affiancano la produzione di alcuni prodotti a marchio Fiorentini. Il brand nasce proprio in quegli anni. Ed è decisivo in questa direzione il contributo di Adriana, che intuisce l’importanza di utilizzare il nome di famiglia per dare un’identità ai prodotti. Nel 2002, l’azienda decide di affiancare alla distribuzione delle delicatessen alimentari anche la produzione propria di alimenti biologici, portatori di benessere. Realizza questo passaggio con l’acquisizione della Birko srl, allora leader nella produzione di prodotti salutistici. Da quel momento la produzione si concentra sui sostituivi del pane e sugli snack, in particolare le gallette di cereali soffiati, molto richieste dal mercato a partire proprio da quegli anni. Con lo stesso spirito innovatore dei predecessori, Fiorentini è il primo produttore in Europa a soffiare il mais per realizzare le gallette di mais, scoperte nel 1996 durante un viaggio di piacere in Australia. Dopo mesi di prove, assaggi e test, a fine anni ’90 debutta la galletta di mais Fiorentini, uno dei più grandi successi nella storia dell’azienda: conquista il pubblico, fino ad allora abituato esclusivamente alle gallette di riso. La gamma si arricchisce con snack a valenza salutistica, dolci e salati senza glutine, estrusi a base di cereali, cereali e fiocchi per la prima colazione, zuccheri, fruttosio, farine e lecitina di soia. La ricerca di nuovi gusti, l’innovazione di prodotto, la creazione di macchinari produttivi costruiti ad hoc per realizzare nuovi prodotti, anticipando nuove abitudini alimentari, sono aspetti caratteristici del dna Fiorentini”.
Oggi Fiorentini è uno dei principali player nel segmento di mercato dei sostitutivi del pane ed è leader nel mercato delle gallette, a valore e volume.
Dagli anni 2000 è operativa in azienda anche la quarta generazione, rappresentata da Fabrizia e Simona, figlie di Roberto e Adriana (nella foto), che si occupano rispettivamente della parte finanziaria e di marketing ed export. Anche i rispettivi mariti lavorano in azienda, ognuno con un diverso ruolo.