Quotidiano online sulle imprese familiari fondato e diretto da Maria Silvia Sacchi*
  • Home
  • Forum 2025
    • Visite in azienda 2025
    • Video Plenaria 2025
    • Programma 2025
    • Workshop 2025
    • Plenaria 2025
    • Protagonistә 2025
    • Rassegna stampa 2025
    • Foto 2025
    • Interviste 2025
  • News
    • News
    • Analisi
    • Storie
    • Appuntamenti
  • Videonews
    • Interviste 2024
    • Video 2024
    • Visite in azienda 2024
    • Interviste 2023
    • Video 2023
    • Visite in azienda 2023
    • Interviste 2022
    • Visite in azienda 2022
  • Libri
  • Filantropia
  • Edizioni precedenti
    • Forum 2024
      • Video Plenaria 2024
      • Workshop 2024
      • Plenaria 2024
      • Protagonistә 2024
      • Programma 2024
      • Interviste 2024
      • Visite in azienda 2024
      • Foto 2024
    • Forum 2023
      • Interviste 2023
      • Visite in azienda 2023
      • Workshop 2023
      • Notizie
      • Programma
      • Protagonistә
      • Foto 2023
    • Forum 2022
      • Programma
      • Video
      • Protagonistә
      • Workshop 2022
      • Visite in azienda 2022
  • Chi siamo

Le aziende familiari crescono in sostenibilità. Ma c’è spazio per fare di più

News, Analisi
Pubblicato il 4 Ottobre 2022

di Guido Corbetta, professore in Corporate Strategy Università Bocconi, e Fabio Quarato, Managing Director  cattedra Aidaf-Ey Università Bocconi

Negli ultimi anni è cresciuta molto la sensibilità di istituzioni, aziende e cittadini verso i temi legati alla sostenibilità, e probabilmente la recente pandemia, il conseguente impatto sulle catene di sub-fornitura e di approvvigionamento, nonché gli shock geopolitici hanno contribuito ad accelerarne lo sviluppo. In questo scenario, i criteri Esg (acronimo che riassume le tre parole inglesi Environmental, Social e Governance) possono essere uno strumento molto utile, in quanto fanno riferimento a quei criteri di valutazione e misurazione della capacità delle imprese di allinearsi a nuovi standard di sviluppo sostenibile sia sotto l’aspetto ambientale che sotto l’aspetto sociale.
A tal proposito, la Cattedra Aidaf-EY di Strategia delle aziende familiari ha condotto una analisi di tutte le società europee quotate sui mercati Euronext, con l’obiettivo di misurare l’impegno di tali società in termini di sostenibilità.

Il metodo – Il modello utilizzato è quello sviluppato dal Corporate Lab della SDA Bocconi, che analizza dieci differenti categorie di interesse in cinque ambiti di analisi: 1) Strategia e governance della sostenibilità; 2) Ambiente; 3) Persone e relazioni lavorative; 4) Supply chain; 5) Comunità locali e territorio. Per ogni categoria di interesse sono stati analizzati i comportamenti adottati da ciascuna azienda attraverso la lettura dei report di sostenibilità, arrivando ad attribuire uno score a ogni società compreso tra 0 e 50.
Il campione iniziale considerato è composto da tutte le società quotate sulla Borsa Euronext, che include i mercati finanziari di Olanda, Belgio, Irlanda, Portogallo, Francia, Italia e Norvegia, per un totale di 1.931 società. Escludendo le aziende che operano nel settore finanziario e quelle che non forniscono nessuna disclosure circa il loro impegno in sostenibilità, il campione effettivo di analisi è stato di 511 società.
I risultati mostrano come la distribuzione dei punteggi va da un valore minimo di 12 a un massimo di 48. Il punteggio medio ottenuto da tutte le aziende è di 27,74, e oltre due terzi delle imprese (il 68%) si colloca in un intervallo compreso tra 22,35 e 33,11.

I risultati – Un primo risultato interessante emerge guardando alle differenze tra i Paesi analizzati. Il 70% delle 511 società analizzate appartiene a soli tre Paesi (l’Italia con 138 società rappresenta il 27% del campione, la Francia con 113 società il 22%, e la Norvegia con 106 società corrisponde al 21% del campione). E l’Italia è il Paese con lo scoring più elevato in termini di punteggio ESG (29,07), seguito dal Regno Unito (28,07).

Il rating ESG dei principali paesi analizzati

Un secondo risultato emerge analizzando i risultati in base al settore di attività. Riconducendo gli oltre 100 di 32,65), seguita da Utilities (30,38), Food & Beverage (29,80), prodotti per la casa (28,98) ed Energia (28,52). Di converso, il settore con lo score inferiore è quello del Real Estate (23,49).

Il Rating ESG nei diversi settori analizzati

Un terzo risultato emerge distinguendo le aziende a controllo familiare da quelle con assetti proprietari differenti. Delle 511 aziende analizzate, il 45% è a controllo familiare. Se a livello complessivo il punteggio medio ottenuto dalle aziende familiari non mostra differenze sostanziali rispetto a quello delle aziende non familiari (27,85 contro 27,64), l’analisi mostra differenze importanti in base al Paese di appartenenza.
In particolare, il punteggio medio ottenuto in Italia dalle imprese familiari è di 28,55, inferiore alla media registrata dalle imprese non familiari Italiane (30,29). Se da un lato tale risultato mostra un gap negativo, probabilmente anche per via della differente distribuzione settoriale delle imprese del nostro Paese, il punteggio delle aziende familiari Italiane è superiore alla media complessiva registrata dalle aziende familiari presenti su tutti i mercati Euronext (27,34). Ma anche qui, le aziende familiari dei Paesi Bassi (con una media di 30,36) e UK (33,18) sembrano rappresentare i Paesi benchmark per le aziende familiari. Di converso, il punteggio delle imprese non familiari Italiane (pari a 30,29) rappresenta il punteggio più alto registrato tra le imprese non familiari dei Paesi analizzati.

Il rating ESG nelle aziende familiari e non

Nel complesso, seppure con alcune differenze legate al settore di attività e al Paese di appartenenza, è possibile svolgere almeno una considerazione di fondo. Le analisi effettuate hanno mostrato come i valori conseguiti (nella maggior parte dei casi compresi tra 23 e 33, su un punteggio massimo di 50) siano distanti da quelli che possono essere considerati livelli ottimali. Le aziende devono ancora lavorare molto sul fronte della sostenibilità per raggiungere livelli di eccellenza. In questo lavoro, disporre di un rating che esprima un punteggio oggettivo, può certamente essere un utile riferimento per comprendere il percorso da compiere, e misurare in modo analitico gli obiettivi raggiunti e da raggiungere.

Articolo precedente
Resistere nel tempo? La soluzione è nel C.A.O.S.
Articolo successivo
I passi da fare per un’agricoltura davvero sostenibile

Articoli recenti

  • Le medaglie Fair play Menarini a Tamberi, Battocletti, Errigo e… 12 Giugno 2025
  • Bertelli, il legame con Arezzo e il saper pensare l’azienda oltre se stessi 30 Maggio 2025
  • GenX: il decennio decisivo della generazione invisibile 29 Maggio 2025
  • In India le aziende del made in Italy hanno un grande futuro. Parola di ambasciatore 28 Maggio 2025
  • Clessidra Factoring gira la boa del primo trimestre con un fatturato in crescita del 46% 28 Maggio 2025
info@familybusinessforum.net

P.IVA 11930240962

Privacy Policy

Credits

Menù

  • News
  • Chi siamo
  • Programma
  • Protagonistә

*Testata giornalistica
registrata dal Tribunale di Milano
(Num. R.G. 3359/2023)

Media partner