Rassegna stampa internazionale
Forbes.com: I nuovi miliardari ereditano più di quanto guadagnano
Più di 1.000 miliardari (in dollari) anziani lasceranno 5,2 trilioni di dollari ai loro eredi nei prossimi 20-30 anni: lo ha calcolato l’ufficio studi della banca svizzera Ubs con un sondaggio globale. E molti di questi imprenditori (il 58% degli intervistati) citano la preparazione dei propri eredi come «una delle sfide più grandi». Non a caso più della metà dei miliardari ereditari, a loro volta, ha dichiarato di voler abbandonare l’impresa di famiglia per perseguire le proprie ambizioni e il 43% degli eredi ha dichiarato che entrerebbe a far parte dei vertici delle loro aziende. Ma le sorprese non finiscono qui: dei 137 miliardari individuati nel mondo tra i clienti della banca, 53 hanno ereditato in tutto 150,8 miliardi nell’ultimo anno considerato, più dei 140,3 miliardi guadagnati nello stesso periodo dagli altri 84 intervistati self-made billionaires. Il passaggio all’eredità piuttosto che all’imprenditorialità segna la prima volta nei nove anni del Billionaire Ambitions Report di Ubs che i più ricchi del mondo hanno ereditato più di quanto hanno guadagnato.
Tgd.ch: Nicolas Puech (maggior azionista singolo di Hermès) lascia miliardi al domestico
Nicolas Puech, 80 anni, single e senza figli, ha deciso di «stravolgere» il suo lascito e di lasciare in eredità parte della sua fortuna al proprio collaboratore 51enne, sposato con una donna spagnola e padre di due figli. Si tratta di una prassi piuttosto rara, in Svizzera, nei confronti di un adulto. Puech vive nel Canton Vallese e, secondo il giornale, è il maggiore azionista singolo del marchio di lusso Hermès famoso per le sue borse in pelle. La rivista Bilanz stima la fortuna dell’erede di Hermès in 9-10 miliardi di franchi.
Financial Times: Vanno sempre più di moda i patti pre-matrimoniali per tutelare il patrimonio di famiglia in Asia
Un accordo prematrimoniale è un contratto tra una coppia prima del matrimonio, che concorda la distribuzione dei loro beni in caso di divorzio e stabilisce chi possiede quali beni e come saranno divisi. La loro popolarità, rimbalzata nei media con le storie dei divi di Hollywood, è aumentata nel Regno Unito dopo il caso storico alla Corte Suprema dell’ereditiera tedesca Katrin Radmacher, nell’ottobre 2010, che ha portato i tribunali inglesi ad attribuire crescente importanza agli accordi prematrimoniali. Adesso questo patto sta diventando una opzione anche in Asia, una area che per tradizione e perfino per superstizione (in Cina accordi prima del sì porterebbero sfortuna alla coppia): «Solo negli ultimi cinque anni questi accordi sono diventati accettabili nella società di alcune parti dell’Asia», hanno dichiarato al Financial Times autorevoli esperti legali. Si sta assistendo a un grande cambiamento nell’atteggiamento, quindi sempre più persone, non solo le generazioni più giovani ma anche quelle più anziane, si stanno dimostrando ricettive all’idea del pre-matrimonio con l’obiettivo di tutelare il patrimonio di famiglia.
Maria Silvia Sacchi