di Redazione
Non appare nelle cronache mondane e neppure negli eventi della business community, ma Marina Nissim, erede dell’impero Bolton Group, fondato e sviluppato dal padre Josheph, è ammirata per la capacità di condurre, nella tradizione di famiglia dell’undestatement, uno dei poli più importanti del largo consumo. E adesso Marina Nissim è la vincitrice nazionale della XXVI edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® “per la capacità di condurre un gruppo internazionale, i cui prodotti sono consumati ogni giorno da milioni di persone, con prioritaria propensione alla sostenibilità, all’ambiente e alla valorizzazione delle persone, portando l’azienda verso una crescita globale ed etica”.
Dietro la motivazione c’è un impero con quartiere generale a Milano e brand come Rio mare, Simmenthal, Palmera, Omino bianco, Borotalco, Collistar, Bostik e molti altri. In tutto 60 marchi che entrano nelle case di 100 milioni di famiglie nel mondo e generano 3,2 miliardi di euro di fatturato con 11 mila collaboratori. La gestione di Marina Nissim, che conferma le scelte del padre quanto a sensibilità per il marketing e rigore nella struttura organizzativa, si caratterizza per una particolare attenzione verso la sostenibilità, esemplificata nella filiera della pesca e conservazione del tonno e nella tracciabilità di tutti i prodotti. Partecipa alla Ceo Roundtable on Ocean e alla Ceos call to action (Ceos Call to Actions) per un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Boston group investe nella ricerca scientifica, nella cultura e nella formazione.
«Sono orgogliosa di guidare questa straordinaria squadra di boltoniani e di affrontare insieme le grandi sfide che il futuro ci riserva», ha detto Marina Nissim alla premiazione. «Vorrei dedicare questo importante riconoscimento a mio padre Joseph (scomparso quattro anni fa, ndr), fondatore del gruppo e mio punto di riferimento e di ispirazione quotidiano».
Ecco i premiati delle altre categorie:
- Chiara Mastrotto di Gruppo Mastrotto è la vincitrice della categoria Family Business
- Dario Roncadin (Roncadin Sb) premiato in Crescita Globale
- Lorenzo Caminoli (EC Holding) vince il premio in Innovazione
- Vittorio Alpi (Alpi) vincitore in Modelli di Business Sostenibili
- Romana Tamburini (Surgital) vincitrice per Tradizione Italiana
- Francesco Giberti e Luca Masseretti, (Babaco Market), premiati per il Premio Startup
- Francesco De Stefano, Jacopo Gervasini, Paolo Cassis e Giovanni Avallone (Caracol) vincono il Premio Scaleup
- Enrico Cerea (Da Vittorio) riceve il Premio Speciale Giuria
Ad assegnare i premi la giuria presieduta da Guido Corbetta, professore all’Università Bocconi di Milano, e composta da Alberto Baban, presidente di VeNetWork, Laura Colnaghi Calissoni, presidente e amministratore delegato del gruppo Carvico; Giovanna Gregori, consigliere delegato di Aidaf; Monica Mandelli, head of Latin America-Client and partner group in Kkr; Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illycaffè; Antonio Gozzi, presidente del Gruppo Duferco.
La ventiseiesima edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® si è svolta con il supporto dei partner Banca Finnat, Microsoft e Board Italia. «Con il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® celebriamo da 26 anni le storie di imprenditrici e imprenditori che hanno saputo distinguersi e scrivere pagine di successo per le proprie aziende e persone», ha commentato Massimo Antonelli, ceo EY Italy e Chief operating officer EY Europe West. «Anche in questo periodo complesso di fragilità economica, e un Pil italiano che stimiamo crescerà dello 0,7% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, i leader italiani dimostrano di saper reagire reinventando i modelli di business e puntando su innovazione, flessibilità e talento».
La cerimonia di quest’anno «ha voluto celebrare in particolare il tema dell’arte: un grande imprenditore, proprio come un grande artista, affronta e vince le sfide del futuro attraverso la capacità di trasformare la realtà con visione strategica e innovazione», hanno spiegato gli organizzatori. «Nel dna di EY c’è da sempre la volontà di supportare imprenditrici e imprenditori e aiutarli a superare le sfide dei nostri tempi», aggiunge Enrico Lenzi, EY Private Italy assurance leader. «Credo che sia proprio questo nostro impegno a rendere così speciale il Premio, insieme al contributo della nostra giuria indipendente che anno dopo anno valorizza l’unicità e il valore ineguagliabile del tessuto imprenditoriale del Paese».