di Redazione
Nuove etichette e nuova brand identity per una svolta non solo di immagine ma anche di contenuti per una impresa che ha un passato molto caratterizzato nel territorio e che insegue un futuro nella sfida internazionale: i Cavazza, azionisti dell’omonima azienda vinicola di famiglia fondata nel 1928 a Montebello Vicentino, hanno preparato la svolta in concomitanza con la manifestazione Taste nella Fortezza da Basso a Firenze. Una famiglia allargata gestita dai cugini Giovanni, Luigi, Giancarlo e Francesco, nipoti del fondatore, e dai rispettivi figli, la quarta generazione composta da Elisa, Stefano, Mattia e Andrea, cugini di secondo grado che si sono suddivisi i compiti: Elisa è la responsabile del mercato estero, Mattia dell’area enologica, Stefano segue il mercato italiano e Andrea l’amministrazione.
«La nostra nuova identità visiva racconta una realtà proiettata verso il futuro, frutto di un lungo percorso che non dimentica quanto fatto in passato», spiega Stefano Cavazza. «Ora i nostro obiettivo è far conoscere questo rinnovamento: abbiamo alle spalle un percorso di crescita e ora puntiamo a un’identità visiva più contemporanea». Una azienda familiare molto impegnata nel territorio con una azione «che portiamo avanti ogni giorno con una serie di decisioni e iniziative», aggiunge Stefano: «Dal rinnovamento degli impianti in vigna, al miglioramento tecnologico, all’allungamento dei tempi di affinamento, la ricerca non si è mai fermata».
L’azienda agricola Cavazza è stata una delle protagonista dell’affermazione della Garganega coltivata nella zona del Gambellara Classico doc, una piccola denominazione che sorge su un vulcano spento, di antica origine, che ancora oggi conferisce un particolare carattere ai vini che vi si producono.
Negli anni ’80 la famiglia ha deciso di puntare su un altro territorio, quello dei Colli Berici, «di origine marina e adatto alla produzione di vini rossi identitari sia da uve autoctone come il Tai Rosso che internazionali come il Merlot o il Cabernet Sauvignon». Dopo l’acquisizione della tenuta Cicogna, gli ettari vitati nelle due denominazioni sono 130 per una produzione di 600 mila bottiglie. L’azienda è certificata Sqnpi (qualità responsabile, produzione integrata), ed è «molto focalizzata sulla preservazione della biodiversità e sull’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili».
Nella foto in alto, Stefano, Elisa, Andrea e Mattia Cavazza