di Maria Elena Viggiano
Il momento della successione è un passaggio molto delicato. In questi giorni c’è stata una grande attenzione per quella di Silvio Berlusconi per una questione di continuità delle diverse realtà imprenditoriali ma anche per la tenuta dell’equilibrio tra cinque figli di due matrimoni. Da oltre 16 anni è in corso una battaglia legale tra Margherita Agnelli contro i suoi tre figli: John, Lapo e Ginevra. L’ultimo episodio di questa lunga battaglia risale a poche settimane fa con la sospensione della causa successoria. È ancora un’eredità contesa la causa di una disputa ormai ventennale tra i fratelli Garavoglia, eredi dell’impero fondato da Gaspare Campari nel 1860 a Milano.
Ma il problema non riguarda solo le grandi famiglie imprenditoriali italiane ma le aziende familiari italiane nel loro complesso. Figli e coniugi sono spesso protagonisti di aspre lotte che non solo compromettono i rapporti familiari ma spesso possono essere causa del fallimento dell’azienda. Eppure in Italia sono ancora poche le persone che fanno testamento. Chi per scaramanzia, chi per rimandare il pensiero del fine vita, se il fondatore di un’azienda non stabilisce direttive precise prima di morire, probabilmente ne va della durata della famiglia e dell’azienda.
Il workshop «Organizzare la successione: il (buon) uso del testamento» a cura di Piergaetano e Carlo Marchetti, studio notarile Marchetti, vuole affrontare questi argomenti e fornire gli strumenti necessari affiche aziende e imprenditori siano preparati ad affrontare questo momento. Nel corso dell’incontro si parlerà della differenza tra quota legittima e quota disponibile e si spiegherà come scrivere un testamento a prova di tribunale ma anche che non lasci, se possibile, strascichi di tipo emotivo in famiglia.
Come è noto, infatti, nel nostro Paese esiste la cosiddetta “legittima”, che impone di riservare ai parenti più stretti (il coniuge e i figli) una determinata quota di eredità. Quando si possiede un’azienda la legittima può diventare una strettoia che impedisce di definire in modo pieno la propria successione in azienda. È quindi fondamentale conoscere i passaggi da effettuare per evitare lunghe battaglie legali che possono bloccare il naturale decorso dei rapporti familiari e del lavoro in azienda.