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I DATI

Investimenti “verdi”, la sostenibilità parte dal basso

Tra i grandi fondi c'è ancora troppo greenwashing. In pochi raggiungono gli standard previsti dalle normative internazionali. I piccoli, invece...
News
Pubblicato il 4 Feb alle 15:17
Ener2Crowd

a cura della Redazione

C’è troppo greenwashing in giro, un’attenzione al pianeta che è ancora troppo solo di facciata. Secondo i dati diffusi da Ener2Crowd e GreenVestingForum, attualmente meno del 5% dei fondi categorizzati come “Article 9”soddisfa il requisito di sostenibilità al 100% domandato dall’Ue e la situazione non migliora (nonostante abbiano requisiti meno stringenti rispetto agli altri) per i fondi “Article 8”: solo il 18% di essi possono definirsi “sostenibili in modo effettivo” (fonte: Financial Services and Markets Authority-FSMA).

Inoltre, più del 49 per cento degli investimenti “verde scuro” finisce in aziende grigie, che non presentano caratteristiche di sostenibilità, così il denaro va spesso a finanziare società petrolifere, compagnie aeree e giganti del carbone, con cifre da capogiro: 4.000 miliardi di dollari di patrimonio amministrato dai fondi “Article 8”. Questi ultimi dati sono basati sull’inchiesta condotta da un pool di media europei che ha analizzato la composizione del portafoglio di tutti e 838 fondi azionari “verde scuro”.

Ma se i grandi fondi fanno Greenwashing (su 838 fondi azionari “verde scuro” presenti sul mercato europeo, 388 fondi investono in una o più società attive nei combustibili fossili o nel trasporto aereo), nel piccolo funzionano e crescono le realtà che partono dal basso.

Un esempio è la società benefit italiana Ener2Crowd, che ha incassato un round da un milione di euro guidato dalla società Larry spa, veicolo di investimento della famiglia dell’industriale Enrico Falck, seguito da altri player italiani del settore della transizione energetica, includendo anche Tobago, fondata da Carolina Franceschini e Igor Bovo, a sua volta co-fondatore e ceo di Samso.

«Siamo orgogliosi di aver investito in Ener2Crowd. Il crowdfunding è una forma di finanziamento sempre più popolare e democratico. Rappresenta un’opportunità di investimento capace di soddisfare quella crescente fetta di investitori privati che vogliono essere parte attiva nei propri interessi,  partecipando ad iniziative 100% green per raggiungere gli obiettivi della carbon neutrality e guadagnare seguendo i principi di sostenibilità ambientale» commenta Carolina Franceschini, ceo di Tobago.

«Questo round finanziario ci permette di proseguire più velocemente il nostro processo di espansione e di sostenere maggiormente la crescita dei nostri prodotti innovativi, arrivando fin da subito ad un numero ancora maggiore di aziende e di risparmiatori» spiega Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.

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