Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2023 con cui ha delineato gli obiettivi e le azioni che orienteranno la programmazione delle attività del ministero, alla luce dei cambiamenti del quadro di riferimento internazionale dopo il conflitto russo ucraino e la crisi energetica e l’approvvigionamento delle materie prime.
Lo sforzo del ministero, si legge nel documento, sarà concentrare nel predisporre e rendere operativi strumenti in grado di supportare le imprese nel ruolo di traino per la ripresa economica.
Le macro-aree sintetizzate nell’atto e che evidenziano le priorità del Mimint sono sei:
- sostegno alle imprese attraverso una strategia industriale integrata a livello nazionale ed europeo
- tutela e sostegno del Made in Italy e dei settori strategici nazionali
- autonomia strategica e tecnologica nell’aerospazio, nei settori ad alta innovazione e nelle telecomunicazioni
- rimozione degli oneri burocratici che rallentano gli investimenti delle imprese
- monitoraggio continuo sui prezzi e vigilanza per il buon funzionamento del mercato
- efficienza, efficacia e integrità dell’azione amministrativa.
“Il 2023 sarà un anno di grandi cambiamenti – ha detto il ministro -. Il nostro principale obiettivo è quello di riportare le imprese al centro dell’azione di questo ministero e per questo ho voluto condividere con tutta la struttura questo documento. Lavoreremo insieme con e per tutti gli attori del mondo strategico e produttivo italiano. Insieme per una politica industriale italiana in sintonia con quella europea anche velocizzando gli oneri burocratici che rallentano gli investimenti delle imprese”.