di Redazione
«La banca commerciale che ha al suo interno strutture specialistiche dedicate al corporate investment banking e alla gestione dei patrimoni diventa il partner cruciale per le scelte importanti dell’imprenditore in un contesto che cambia rapidamente»: Stefano Bestetti, responsabile Grandi patrimoni Bper Banca Private Cesare Ponti, sintetizza così il ruolo degli istituti di credito evoluti nei rapporti con le imprese familiari. «Un contesto mutevole che necessità semplificazione organizzative per prendere decisioni ponderate, ma rapide, frequenti, ma incisive». Questo rapporto tra istituto di credito e imprenditore sarà al centro del workshop in programma giovedì 9 maggio, alle 11,45 al Family Business Forum 2004 a Lecco su “Il ruolo della banca come partner nei passaggi cruciali delle aziende familiari: internazionalizzazione, digitalizzazione, sostenibilità e passaggio generazionale”. Accanto a Bestetti saranno due colleghi (Marco Mandelli, Chief corporate & investment banking officer Bper Banca e Angelo Taffurelli, responsabile Ufficio Wealth Advisory Bper Banca Private Cesare Ponti) e un imprenditore: Guido Cami, presidente e ceo di Industrie Chimiche Forestali.
«La banca, ben organizzata, affianca l’imprenditore non solo nelle scelte delle soluzioni più tradizionali di finanziamento», continua Bestetti, «ma anche in quelle innovative che il mercato dei capitali mette a disposizione, in un processo di continua evoluzione, anche delle medie imprese».
Il tema cruciale è la diversificazione delle fonti di finanziamento. «Oggi non è più pensabile di restare fuori dalle formule offerte nel mondo del mercato dei capitali e delle possibilità che spesso il legislatore italiano o europeo mette a disposizione per stimolare la crescita attraverso gli investimenti strutturali». Non solo. Aggiunge il responsabile Grandi Patrimoni di Bper Banca Private Cesare Ponti: «La banca diventa il passe-partout anche per affrontare i temi dell’internazionalizzazione e della sostenibilità, temi che si stanno evolvendo con aspetti ancora poco noti, permettendo di leggere il futuro anche attraverso il network con altri imprenditori, professionisti, fondi, ecc. Network di potenziali partner e interlocutori che la stessa banca può mettere a disposizione e aiutando a sceglierli».
Ma non c’è solo la strategia finanziaria di una azienda familiare. Separatamente, ma certe volte anche con forti intrecci, al tempo stesso l’imprenditore può trovare le soluzioni per la gestione del suo patrimonio personale. «All’interno di una banca dotata di specifiche competenze si possono trovare risposte e strategie», ricorda Bestetti. Che sottolinea: «Questa relazione permette il vantaggio della visione olistica, che mette al centro le esigenze, spesso latenti, finanziarie e non finanziarie». Più nel dettaglio, «gestire patrimoni complessi significa oggi, prima di tutto, mappare il patrimonio finanziario, immobiliare e aziendale per evitare errori nella pianificazione patrimoniale che deve considerare variabili tipiche del mondo economico con quelle fiscali e legali per arrivare a raggiungere gli obiettivi di medio e lungo periodo».
Nella foto, Stefano Bestetti