Il Premio “Di padre in figlio – il gusto di fare impresa” dal 2008 raccoglie e mette a confronto le esperienze di aziende familiari che hanno affrontato e risolto con successo il passaggio generazionale.
Il focus di questa nuova edizione è sulla pianificazione del processo successorio: farlo per tempo è considerato un “grande atto di responsabilità”, spiegano gli organizzatori del premio. Nel caso ci siano successori diretti pronti ad entrare in azienda, le holding di famiglia e le nuove linee previste negli statuti, aiutano imprese, famiglie, imprenditori e imprenditrici a indicare ai figli un percorso meritocratico basato anche sulla formazione, esperienze estere ecc. che ne esaltino le loro competenze ed originalità caratteriali. In assenza di successori all’interno della famiglia, Il passaggio di gestione offre la possibilità di aprire il capitale a investitori istituzionali che ne potranno garantire la continuità e la crescita, operando con gli attuali manager o coinvolgendo anche figure esterne. «Ad oggi ci sono più imprese che successori all’interno della famiglia pronti a guidarle nei prossimi anni», afferma Alberto Salsi, aziendalista, esperto di processi di successione nelle pmi e storico ideatore del Premio.
Da diverse edizioni Il premio si avvale il supporto scientifico di Liuc Business school – Università Cattaneo, che con il suo Family business lab (Fabula), diretto da Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, mette a disposizione gli strumenti di raccolta e interpretazione dei dati, fondamentali per analizzare profondamente e secondo modalità quanto più possibile oggettive le aziende che proporranno la loro candidatura.
«È certamente importante accendere un faro come il Premio di padre in figlio, sul grande tema del passaggio generazionale nel sistema della Pmi. Per questo sono onorata di essere stata chiamata a presiedere la giuria di questa nuova edizione che offrirà un nuovo spaccato della realtà imprenditoriale italiana», osserva Marina Salamon, imprenditrice, che appunto per la prima volta sarà la presidente della giuria di questo award nazionale.
Nella comisssione autorevoli esponenti del panorama economico, finanziario, accademico e istituzionale, cui spetterà il compito di valutare le candidature e decretare i vincitori per ciascuna delle otto categorie previste come principali punti di forza dei passaggi generazionali nel mondo dell’imprenditoria italiana: Apertura del capitale e/o della governance; Donne al comando; Fratelli al comando; Giovani imprenditori; Innovazione; Internazionalizzazione; Piccole imprese; Storia e tradizione. Categorie che rappresentano le caratteristiche fondanti e di successo dell’imprenditorialità famigliare italiana.
Questa nuova edizione è promossa da Credem Euromobiliare Private banking e da Pirola Corporate finance, con il patrocinio da Unioncamere nazionale e da Cà Foscari Alumni, uno dei più grandi chapter di laureati tra gli atenei europei. Partner tecnici: Muse Strategy, Atradius e Signium executive search.
Maggiori informazioni, regolamento completo e il form per candidarsi online sono disponibili sul sito www.premiodipadreinfiglio.it.