di M.S.
Stefano Mauri è il nuovo presidente di Messaggerie italiane, la holding che riunisce uno dei principali gruppi editoriali (con, tra l’altro, Garzanti e Longanesi) e la prima piattaforma di distribuzione libraria. Lo hanno nominato l’assemblea degli azionisti e il consiglio di amministrazione riuniti dopo la scomparsa di Achille Mauri, zio di Stefano. Vicepresidente vicario e amministratore delegato è Alberto Ottieri e confermato consigliere delegato e direttore generale è Roberto Miglio. Entra in consiglio anche Sebastiano Mauri, figlio di Achille, segnando così il compimento del terzo passaggio generazionale all’interno della holding. Il nuovo cda si completa con i consiglieri Livia Amidani Aliberti, Alessandro Baldeschi, Giuseppe Caprotti, Sandro Catani, Marco Costaguta, Maria Pace Ottieri, Lorenzo Mauri, Santiago Mauri, Sebastiano Mauri, Lucrezia Reichlin, Marco Tarò, Antonio Zanuso e Umberto Zanuso.
Messaggerie Italiane, con circa 660 milioni di euro di ricavi nel 2022, controlla due attività (vedere grafico in alto): GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, e Emmelibri – Gruppo Messaggerie che operano in maniera autonoma. La prima, guidata da Stefano Mauri, rappresenta il secondo gruppo editoriale librario in Italia; la seconda, guidata da Alberto Ottieri, è la principale piattaforma di distribuzione e commercio del libro, attiva su tutti i canali trade.
«La storia di Messaggerie Italiane è nata più di 100 anni fa, nel 1914, a Bologna, quando la lettura era ancora privilegio di un’élite», si legge in un comunicato della holding, «sancendo così l’inizio di un percorso fatto di passione, di collaborazione e sostegno agli attori della filiera, dallo scrittore all’editore al distributore fino ai librai e infine ai lettori».
«Messaggerie Italiane è l’espressione di una fede assoluta nel libro e nei valori ad esso connessi: libertà di espressione, pluralità dell’offerta editoriale, indipendenza e responsabilità», ricorda Stefano Mauri. “Da più di 100 anni la nostra famiglia è al servizio del libro e quindi di un settore che rappresenta le fondamenta di una società sana e democratica. In tutti questi anni abbiamo sempre avuto fiducia nella solidità e nella resilienza del libro e su questa fiducia abbiamo costruito il passato, il presente e il futuro di Messaggerie Italiane. Continueremo a lavorare in questa direzione attraverso le nostre due anime, l’editoria e la distribuzione, il cui operato rimane distinto e autonomo, ma caratterizzato dagli stessi valori fondanti: la passione, il rigore, l’innovazione e la professionalità del nostro gruppo».
«Messaggerie Italiane significa passione e dedizione, ma anche imprenditoria e managerialità: quattro pilastri sui quali si fonda l’avventura imprenditoriale e umana del nostro gruppo», aggiunge Alberto Ottieri.
Nelle foto, Stefano Mauri (sopra) e Alberto Ottieri